La pubblicità è il motore di qualsiasi attività commerciale e d’impresa, tutt’ora rimane nelle sue differenti forme il più potente mezzo per raggiungere il mercato, per catturare l’attenzione di potenziali consumatori, per diffondere il proprio brand, per comunicare le caratteristiche dei propri prodotti e servizi, più semplicemente per farsi conoscere. Tutte le aziende di successo hanno investito in pubblicità e comunicazione, in marketing e in strategie commerciali coordinate, questo le ha portate a vincere sul mercato e a crescere.
È pur vero che il concetto di pubblicità è molto ampio, all’interno della definizione di pubblicità possiamo racchiudere un insieme variegato e complesso di tecniche, di strumenti peraltro tutti con lo stesso obiettivo, ovvero comunicare valore. È altrettanto vero che il modo di fare pubblicità è profondamente cambiato nel tempo come sono cambiati i strumenti, peraltro tutti ancora molto validi, in ragione dei gusti e delle abitudini dei consumatori.
Recenti indagini ISTAT, che fanno parte di un sistema integrato di indagini sociali le cui informazioni raccolte consentono di conoscere le abitudini dei cittadini e i problemi che essi affrontano ogni giorno, rilevano come il 92% della popolazione italiana sopra i 15 anni guardi la televisione tutti i giorni e come il 53% dello stesso campione ascolti la radio tutti i giorni.
Oltre a questi mezzi di comunicazione tradizionali, tutt’ora molto utilizzati e che non vanno assolutamente sottovalutati per potere comunicativo, oggi hanno preso piede tutto un altro gruppo di strumenti di comunicazione molto efficaci legati al mondo delle nuove tecnologie, in primis computer e smartphone. È chiaro che l’utilizzo internet, quindi i social media e social network, hanno cambiato molto il modo di fare pubblicità, la comunicazione è una materia molto liquida che si evolve a ritmi vertiginosi, di fatto le aziende che riescono a cavalcare quest’onda hanno molte probabilità di riuscire a crescere e consolidarsi sul mercato.
Sempre una indagine ISTAT sulla rilevazione sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’ICT, nelle imprese con 10 e più addetti attive rileva che sono il 98% le imprese che utilizzano il computer, il 98% le imprese che hanno accesso ad Internet, il 69% le imprese che hanno un sito Web, il 15% le imprese che condividono per via elettronica con i propri fornitori e/o clienti informazioni sulla gestione della catena distributiva, il 14% le imprese che hanno addetti ai quali hanno fo
rnito dispositivi portatili che permettono la connessione mobile ad Internet per scopi lavorativi.
Da questi dati emerge tutt’ora un evidente gap nello sfruttamento delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, non solo, di fatto anche l’utilizzo dei mass media e dei social media deve essere corretto, deve essere fondamentalmente cucito sulla natura e la storia dell’azienda a cui si riferisce, deve essere efficace in termini di target e di ritorni generati, altrimenti si stanno perdendo soldi, tempo e soprattutto opportunità. Per tale motivo è sempre meglio fare riferimento a dei professionisti che possono rendere questo processo più concreto, utile e anche piacevole.
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